Visita Biblioteca Queriniana di Brescia – 19 novembre 2023 ❌BIGLIETTI ESAURITI ❌ EVENTO TERMINATO

Ingresso gratuito

Con il Patrocinio di:  Federfarma  Università di Brescia | Università di Milano

Il Direttore della Biblioteca dottor Ennio Ferraglio illustrerà la prestigiosa biblioteca cittadina e mostrerà Erbari, Incunaboli e Farmacopee.

Due farmacisti faranno un breve excursus dai testi antichi alla farmacia dei servizi

 

Il ritrovo è alle ore 10,30 davanti alla Biblioteca Queriniana – Indirizzo via Mazzini, 1 a Brescia

 

Modalità di cancellazione
Vi chiediamo di comunicare all’indirizzo box@federfarma.brescia.it la cancellazione della prenotazione entro 3 giorni prima dell’evento.

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Descrizione

 

DI SANA PIANTA. Farmacopea e salute attraverso antichi erbari e trattati sui “Secreta Naturae” della Biblioteca Queriniana

Fin dalla notte dei tempi l’uomo è andato formando e perfezionando la cognizione degli effetti benefici o nocivi delle erbe e delle piante presenti nell’ambiente naturale. Spesso la difficile comprensione, in tutto o in parte, dei meccanismi curativi, ha portato le società più antiche – ma con una persistenza fino alle soglie dell’età moderna – ad immaginare interventi soprannaturali di tipo magico o divino: scienza, stregoneria e magia finiscono ben presto per mescolarsi nella medicina popolare e nella farmacopea professionale. La tradizione classica antica, greco-romana (rappresentata da Ippocrate, Teofrasto, Aristotele e Galeno), e successivamente quella araba, consegnano all’Occidente ricche ed articolate dottrine botaniche e farmacologiche e, soprattutto, la cognizione che le malattie prodotte da cause naturali debbano essere curate con rimedi vegetali. Nell’alto Medioevo si assiste, invece, ad una generale perdita di interesse nei confronti dello studio dei farmaci naturali, in quanto la malattia veniva trattata con la preghiera, ma già agli albori del monachesimo, nel VI secolo, prende piede una farmacopea empirica, fondata sull’impianto dei cosiddetti “giardini dei semplici”, dai quali ricavare essenze e composti curativi adatti per tutte le affezioni.

È solo nel IX secolo con la Scuola Salernitana che, fondendo le culture greco-romana e ebraico-araba, si assiste alla nascita di una nuova cultura farmacologica e fitoterapica che domina tutto il Medioevo.

Infine, i grandi viaggi di esplorazione verso l’Asia, l’Africa e, soprattutto, le Americhe, contribuiscono in maniera decisiva al progresso scientifico nella conoscenza e nell’uso delle piante officinali.

Durante la visita guidata sarà possibile ammirare una selezione di manoscritti con antichi erbari, trattati di medicina naturale e libri remediorum, della fine del sec. XIV fino ai primi anni del XVI, appartenenti alle collezioni della Biblioteca Queriniana.